Entrobordo o fuoribordo? Una domanda che o per chiacchiera o per dover compiere una scelta, tutti i diportisti si sono posti. La seconda domanda è meglio un motore o due, ma di questo parleremo un’altra volta.
Quindi, per un fisherman, meglio un motore entrobordo, che per Tuccoli significa linea d’asse, o un fuoribordo? La risposta è una: dipende. Dipende dall’uso che ne fate della barca, perché diversi sono i pregi e i vantaggi di ogni configurazione. Per questo fino dove ha senso installare una motorizzazione fuoribordo si propongono entrambe le versioni.
Andiamo in ordine. Ovviamente ragioniamo a parità di potenza. I fuoribordo hanno una maggiore accelerazione e una velocità di punta spesso più alta. Però, al massimo delle prestazioni in genere consumano molto di più degli entrobordo. Quindi è da capire per quanto tempo di navigazione ci interessano le velocità di punta. Se dobbiamo andare a pesca velocemente un fuoribordo può essere più utile, ma se invece la crociera è la nostra vocazione principale, l’entrobordo può essere vantaggioso. Il propulsore esterno è nella maggioranza dei casi più leggero e soprattutto è… fuoribordo, vale a dire che non sta dentro la barca. Ciò significa che per chi sta dentro c’è un incremento di volumi disponibili. Tutto lo spazio della sala macchine diventa un grande gavone dedicato allo storage.
Per chi vuole un eccellente compagno di manovra in porto e a pesca, oggi trova nel joystick di manovra ciò che sta cercando. E i fuoribordo in questo senso sono avvantaggiati, perché ormai nascono con questo utile accessorio disponibile. Le trasmissioni in linea d’asse possono dotarsene solo se installano anche un’elica di prua.
Anche se si parla di manutenzione i fuoribordo hanno qualche punto in più: ne richiedono di più semplice e meno costosa. Basti pensare che quando non sono utilizzati hanno tutte le loro componenti, eliche incluse, fuori dall’acqua. C’è da dire, tuttavia, che la linea d’asse, è la meno onerosa, in termini di impegno ed economici, tra le trasmissione marine.
Infine, i propulsori outboard, come li chiamano gli anglofoni, sono più facili da sostituire, anche se, purtroppo, più soggetti ai furti: semplicemente perché rimangono lì fuori.
Un tripudio di vantaggi per il fuoribordo? Non è detto. Intanto perché, soprattutto ai medi regimi e a velocità di crociera, è possibile che un entrobordo consumi meno di un fuoribordo. Quindi tornando a pensare all’utilizzo può avere senso un propulsore interno. E a proposito di consumi bisogna considerare la possibilità di scelta tra diesel e benzina. Ulteriore ragionamento per scegliere anche in questo caso la soluzione più vantaggiosa. Sul fatto che il diesel consuma meno non c’è neanche da ragionare. Il motore a benzina, però, a parità di potenza costa anche meno della metà di un propulsore a gasolio. Per fare un esempio, su un motore da circa 300 cavalli ci possono essere anche 30mila euro di differenza sul prezzo d’acquisto. Moltiplicato due motori significa 60mila euro. Che tradotto in combustibile vuol dire oltre 35mila litri di benzina. Quanto tempo ci si impiega a consumarla tutta, prima che il minor consumo del diesel ripaghi la differenza di prezzo d’acquisto iniziale?
Da un punto di vista idrodinamico con l’entrobordo, la posizione dell’elica e del motore rendono la spinta propulsiva più vicina al baricentro dell’imbarcazione, così come concentra i pesi. A vantaggio della stabilità dinamica di navigazione. Inoltre, l’inboard, è più accogliente, si può dire. Perché regala la possibilità di un’ampia spiaggetta di poppa. Il propulsore è tutto nel vano motore e l’elica è sotto la carena. Un altro vantaggio per la sicurezza durante il bagno, per esempio, o in condizioni di emergenza. Questo spazio è quindi sfruttato e ciò aumenta le superfici calpestabili con una piattaforma molto comoda per entrare e uscire dall’acqua. Infine, quando l’insonorizzazione del vano è stata realizzata a regola d’arte come in casa Tuccoli, l’entrobordo è più silenzioso.
Quindi, nel caso di dover scegliere un Tuccoli T280, motore dentro, come nel Tuccoli T280 HT o motore fuori, come nel Tuccoli T280 fuoribordo? Scegliete secondo vantaggio.